giovedì, ottobre 12, 2006

Conversazioni in open space

Cogliere qua e là brani di conversazioni tra stagisti amplia gli orizzonti e arricchisce lo spirito. Un mondo di precariato ed illusioni che ti si staglia davanti e ti fa sentire vecchia, arenata ma al tempo stesso fortunata. Almeno un'idea del futuro me la sono fatta.
Ad avere troppo possibilità si rischia di non approfittare di nessuna ...

Anni di studio, specializzazione, soldi investiti e notti sui libri ... per arrivare qui, sfruttati, abbandonati e ingannati. Farsi due chiacchiere col personale ti fa sentire un mostro: loro si illudono, e tu sai bene che non verranno mai assunti. Anche provare a dare una scossa alle loro sicurezze e ridimensionarne i sogni ti fa sentire un torturatore.

La Mamma Oca che è in me rabbrividisce ...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Dai Mamma Oca, non fare così! Gli anatroccoli troveranno la loro strada. E' stato così anche per noi, no?

Anonimo ha detto...

No, secondo me non è stato così anche per noi.
Non è un problema di precarietà, certo che ciascuno ha cominciato senza competenze e quindi senza potere contrattuale con conseguente incertezza (o debolezza che dir si voglia), quello si.
Ma non è questo il problema degli stagisti di oggi.
Il loro problema sta nella parola "Investimento".

Su di noi (30enni) hanno mangiato per anni, agli inizi, certo.
Ma intanto imparavamo e ci crescevano e una volta diventati utili ci veniva data la possibilità di concretizzare.

Oggi il concetto di stagista è diametralmente opposto.
La caratteristica che viene cercata è la precarietà senza interesse all'investimento e per questo vengono spremuti, schiacciati, sfruttati fino a mezzanotte domeniche e feste senza paghe adeguate, per poi essere sostituiti alla fine del periodo indipendentemente da ciò che hanno imparato.

Ne vedo in continuazione, di agenzie che lavorano così.
Ragazzi che si fanno in quattro, diventano anche bravi e utili, ma puntualmente alla scadenza vengono sostituiti da un nuovo stagista pronto a rifarsi gli stessi straordinari, lo stesso culo, per lo stesso inesistente stipendio.

Questa è la differenza tra noi e loro.
Su di noi si speculava "oggi", ma nello stesso momento si investiva per "domani".
Su quelli di oggi no.

(e infatti tra una decina d'anni 'sta cosa la pagheremo tutti in termini di professionalità estera da importare per forza)

Unknown ha detto...

mamma chioccia, chioccia. Non oca.'sta notizia???

Betta ha detto...

... te la sussurro in un orecchio ...STO PER DIVENTARE ZIA!!!! :)))) Mia sorella è incinta, e io sono impazzita!!!

baci alla tribù
ziabetta

Unknown ha detto...

naaaaaaaaaaaaaaaahhhh... 'guriiiii... anzi no, quali auguri. dille di dormire! Basta giochetti su internet. DORMIRE!!!