giovedì, giugno 29, 2006

Questa imprevedibile esistenza ...

... ancora una volta mi ha colta di sorpresa. Davvero.
... !!! ...

mercoledì, giugno 28, 2006

Analisi

Una separazione come quella che sto vivendo sulla mia pelle ha certamente tante conseguenze. Alcune sono evidenti e quasi scontate (il dolore, la rabbia, il crollo di autosima, la reazione - una volta superato il primo colpo al Sè ferito - di orgoglio ferito e la voglia di far male a chi ci ha ferito così profondamente); altre meno ovvie, più silenti ma ... decisamente più incisive.

La prima, nel mio caso, è stata la (ri)scoperta della forza che ho.
Mi sono sempre vista come genericamente "forte", ma in effetti solo a parole. In realtà non ero così sicura di essere in grado di prendere in mano TUTTA la mia vita, dall'oggi al domani. Una vita fatta di lavoro, amici, bollette, responsabilità verso gli altri (leggi: famiglia e animali), desideri e scelte importanti, scadenze e problemi improvvisi senza l'appoggio di qualcuno accanto a me a condividere i momenti. Certo, sola non sono (per fortuna!). Ho una famiglia fantastica (tutta, dai genitori alla sorella, dalle zie ai cugini ...) che mi ama e mi è vicina; ho amici, vecchi e nuovi, che mi fanno sentire amata e stimata; ho colleghi che si sono rivelati persone speciali e sensibili ... Ma dopo 10 anni passati a condividere con qualcuno TUTTO è stato strano, elettrizzante e spaventoso ripartire in solitario, in prima persona e sempre protagonista assoluta.

Un'altra scoperta è stata la curiosità verso i processi dell'anima, i "perchè" che hanno portato al ribaltamento della mia vita. Spezzata dal dolore improvviso ho deciso di ricorrere all'analisi, senza aspettare, senza analizzare motivi, paure e titubanze. Ho trovato una persona speciale e mi sono precipitata da lei, ripartendo da zero rispetto a me stessa, alle mie certezze (ahah) e ai sogni che coltivavo da sempre. Tutto in discussione, tutto al vaglio della ragione ma soprattutto della sincerità spietata con me stessa.
E letture, conversazioni, riflessioni, sogni, discussioni, meditazione hanno fatto sì che la vecchia Betta facesse timidamente capolino di nuovo.
Rieccomi, me stessa 16enne, con le tirate interminabili sui "se" e sui "ma"; 20enne, pronta a partire in quarta per qualunque idea o progetto stimolante, aperta al mondo e agli altri, curiosa e ricettiva. 25enne, decisa, determinata e spaventata dall'ampiezza delle possibili scelte. Troppo, tutto.
E poi ... dopo un grande dolore che mi ha sconquassata dentro, eccomi 30enne nuovamente innamorata, incoscientemente desiderosa di "cominciare una vita", senza capire che era già cominciata e che l'avevo fatto da sola. Non avevo bisogno di qualcuno di speciale. Non dovevo "essere salvata da me stessa". Ma purtroppo l'ho pensato ... ed eccoci qui. Quel "qualcuno" non c'è più, e io sono stata costretta a ritrovarmi, dopo anni dedicati a chi pensavo avesse più importanza di me nella mia vita. Idiota!

Ma forse, la scoperta più importante è arrivata dalla consapevolezza di quanto per me conti il percorso e non il risultato. Strano a dirsi, oggi sono serena - 3 mesi fa non avrei mai immaginato di poterlo affermare con questa naturalezza a così breve distanza - fiduciosa nel futuro e pronta a mettere in discussione ciò in cui prima credevo ciecamente.
Ho sempre pensato, avendolo vissuto anni fa, che non avrei mai più potuto perdonare un tradimento. E sbagliavo. No, forse no, in effetti non ho perdonato e forse non lo farò mai (ma tanto non siamo più insieme, quindi ... che cambia?), ma capisco. Sono ferita, profondamente delusa, sfiduciata ... ma SO che non posso cancellare dalla mia vita all'improvviso qualcuno che è stato così importante. E quindi voglio mantenere un rapporto che mi consenta di salvare qualcosa di quello che è stato. Magari non sarà mai amicizia, non sarà amore, ma ... devo aiutare la Betta che ero a diventare la Betta che sono, anche attraverso le parti di me che hanno condiviso così tanto con lui, lasciandola in vita.

lunedì, giugno 26, 2006

Italia-Australia: 1-0

... e io mi sono commossa, sniff ... Grazie al capitano, er mejo pupone che ci sia.
Bello di casa ... ;-)

giovedì, giugno 22, 2006

Mondiali in ufficio: 2° tempo

In 5 sul videofonino di G. appoggiato al modellino della Cagiva rossa. E Inzaghi ha avuto un culo ... meno male.

Vabbè va, anche questa è andata. Gli altri in sala riunioni saranno evaporati ...

Mondiali in ufficio: 1° tempo


In 2 parole: troppo divertente.
E poi siamo 1-0.

...per ora ...

martedì, giugno 20, 2006

E' la verità ...

Scadenze. Progetti. Date. Piani. Verifiche. Conti. Sogni. Illusioni. Desideri. Bugie. Promesse. Bugie. Confessioni. Bugie. Ricordi. Bugie. Rimpianti. Bugie. Dichiarazioni. Bugie. Poesie. Bugie. Lacrime. Bugie. Incubi. Bugie. Parole. Bugie. Bugie. Bugie. Bugie.

E io non le sopporto, le bugie.

lunedì, giugno 19, 2006

Se davvero non c'è soluzione ...

... perchè dovrei prendermela?

sabato, giugno 17, 2006

La serata incantata di una confusissima single


Ieri sera ho riso tanto. Mi sono emozionata. Ho chiacchierato, bevuto, ascoltato, letto, fatto la fila, rimediato un autografo e un sorriso da qualcuno di speciale.
L. in estasi per il suo incontro con l'uomo che (a suo dire) è capace di cambiare una vita e M. in paziente attesa di noi due, eccitate e felici come bimbe alla distribuzione gratuita di caramelle colorate.
Che bello passeggiare di notte per Roma, sorseggiare vino seduti a un tavolino "in piazzetta" discutendo animatamente di scrittura, graduatorie ai test di ammissione a Ingegneria (ma davvero ero seduta accanto al n° 5? 'Capperi!! ;), matrimoni americani e feste paesane.
Programmi di serate danzanti al mare, risate senza senso evocando problemi di lavoro (siamo messi proprio male, eh?) e dinamiche malate. Buffo come ci si possa ritrovare in fondo soddisfatti pensando a cose piccole.

E comunque la classe A è una gran bella macchina, sissì. Bravo, ottima scelta. Checchè ... ;)

venerdì, giugno 16, 2006

Definizioni

NARCISISMO PROTRATTO: Chi non ce la fa e si “fissa” a questa fase è destinato a una vita amorosa decisamente infelice. Diventerà un/una amante “intransitivo”(come disse U.Curi in una intervista), incapace, cioè, di trasferire l’amore da sé a un altro/a. Svilupperà, inoltre, nel rapporto amoroso le sole modalità relazionali che conosce: invidia, onnipotenza, possessività.

Per INVIDIA, cercherà oggetti d’amore che rappresentano ciò di cui si sente mancante, non per una sana integrazione, ma per svalutarli alla prima occasione, proiettando su di loro tutte le parti negative di sé: il narcisista si libera così dalla fatica dell’autocritica e del coraggio che richiede una giusta “riparazione”.
Per ONNIPOTENZA, reciterà la parte di chi vorrebbe essere e non è, fino al delirio di sentirsi immune da difetti e sempre severo verso quelli altrui.
Per smania di POSSESSO, passerà da un amore all’altro senza troppo soffrire, perché sazio e annoiato, proprio come dopo una buona poppata.
Il pericolo o, se volete, la gioia effimera che procura un essere così è un’impropria esigenza di amore fusionale che, lo sappiamo tutti, appartiene alle sfere più alte dell’innamoramento e del rapporto sessuale.

Ma tutto ciò per un Narciso vale il tempo effimero di un fiore reciso.
(Cristina Maggiorelli)

Sto studiando.

giovedì, giugno 15, 2006

Casa mia


Accucciata al tavolo della mia cucina, in attesa di scolare la pasta, in sottofondo i Mammooth e alla tele CSI senza audio, mentre aspetto che cominci "Will & Grace". Fuori è ancora giorno, sono tornata presto oggi, giusto il tempo di godermi un tramonto pigro, i cani che giocano e il rumore dell'acqua che innaffia le mie piante in giardino.
Ho finito il vino, devo rifare la spesa, la lavastoviglie è da vuotare. Stasera dovrei stirare, se mi passa il mal di schiena magari ci provo ... oppure no, vedremo.
Zoe è tornata di là dopo i convenevoli, Bionda miagolava fino a un minuto fa, i croccantini hanno riportato la calma, mentre Romeo ha approfittato della finestra aperta in camera (come entro a casa spalanco tutto, voglio che il cielo entri dentro le stanze e dentro me ...) ed è partita per una delle solite spedizioni misteriose al di là del cancello.
Nemo ... è stranamente silenzioso stasera. Al mio arrivo ha rispettato il solito cerimoniale di "abbaia e salta", un rituale che appesantisce il rientro a casa ma lo rende anche caldo, rassicurante e familiare, ma poi è partito per chissà quale misterioso percorso verso il box di Azar.
I gatti fuori sonnecchiano e passeggiano pigramente, l'aria è fresca e piacevole.
La pasta è pronta, adesso si mangia.

Accidenti ... le fragole!!! Devo farle stasera, domani sera dormo a Roma; non posso rischiare di buttarle ...

Rifletto ... nel senso che ci si può specchiare in me?

"Gli uomini incapaci di stare da soli sono anche quelli incapaci di stare davvero con gli altri: prendere non significa avere."

Questa frase di Darian Leader mi sta rimbalzando di neurone in neurone da un po'.
E' una verità talmente banale e acquisita nel DNA dell'essere umano da sembrarmi sconvolgente il fatto che ci sia ancora chi non se ne fa una ragione. E mi ci metto in mezzo anch'io, per carità.
Che a parole comprendo, disquisisco e mi permetto anche di invitare altri ad accettare questa realtà incontrovertibile; nei fatti mi perdo dietro a ossessioni e paranoie di solitudini ipotetiche o reali e necessità/repulsione per i contatti umani in genere.

Sono complicata, lo so.
Ma ne vale la pena, provare per credere.
;)

mercoledì, giugno 14, 2006

Margherite

Il mio fiore preferito. Chissà perchè mi è venuto in mente ...

martedì, giugno 13, 2006

Habemus prenotationem ...

... in Ponza!!!

Eravamo partite da New York e Caraibi, per passare a Kenya o Messico, siamo arrivate alla Grecia (Tilos, Creta o Skiatos) per poi approdare ... a Ponza, appunto!

Amena località balneare, già girata in lungo e in largo nel passato, méta della mia prima vacanza "indipendente" (4 donne 4) a 18 anni.
Stavolta siamo in 3 (per ora ...), agguerrite e determinate a guadagnarci overdose di sole, mare, serate al chiaro di luna, cenette al porto e uscite in barca ...

domenica, giugno 11, 2006

Squarci di realtà

Impossibile immaginare ora qualcosa di peggiore. Pensare di aver provato invidia per loro, anche se solo per un attimo, mi fa star male. Un dolore del genere rende quello che sta succedendo nella mia vita qualcosa di più che ridicolo.
Avrei preferito non trovarmi a ridimensionare in questo modo. Non per un motivo come questo.
Oggi non è un giorno per lamentarsi di nulla. No, oggi no.
Silenzio.

sabato, giugno 10, 2006

... di conseguenza ...

... bevo per dimenticare.
;-)

Questo pomeriggio una bottiglia di Nero d'Avola in 2 (sommando i chili di ossa, ciccia e capelli non arriviamo a 90 chili ...), nello stomaco pomodori e mozzarella, fuori sole da rosolatura (finalmente!), chiacchiere a volontà e meno di 4 ore di sonno alle spalle.

Per dirla tutta ... sciono un tantino ubriaca, shì, shì ... hic!
Ma ho la sbronza allegra, al masshimo un po' scionnolenta ...
Evviva!! :-)

venerdì, giugno 09, 2006

Essenziale.

Io non dimentico.

giovedì, giugno 08, 2006

Quando cambia tutto in realtà resta tutto uguale ...

... basterebbe rendersene conto prima.

Overflowing senses
Heightened awareness
I hear my blood flow
I feel its caress
Whispering cosmos
Talking right to me
Unlimited, endless
God breathing through me

See the microcosm
In macrovision
Our bodies moving
With pure precision
One universal
Celebration
One evolution
One creation

Thundering rhythm
Pounding within me
Driving me onwards
Forcing me to see
Clear and enlightening
Right there before me
Brilliantly shining
Intricate beauty

See the microcosm
In macrovision
Our bodies moving
With pure precision
One universal
Celebration
One evolution
One creation

mercoledì, giugno 07, 2006

Countdown

-5 minuti di posa per l'impacco di olio caldo sui capelli
-4 piantine di fiori uccise dalla pipì radioattiva dei miei gatti
-3 bicchieri che si sono rotti inspiegabilmente in sequenza ritmica
-2 giorni da un evento mondano interessante
-1 decisione importante da prendere

... 0.

E adesso, via!

Autolesionismo consapevole

Ieri sera cena cinese. Stamattina nausea, mal di pancia e conseguenze estreme. Basta saperlo.
Amo vivere pericolosamente.

La prossima: mojito doppio (prenoto il PS, manco a dirlo).

martedì, giugno 06, 2006

Belle persone

Ce ne sono ancora - per fortuna - e a volte ho l'impressione di averle incontrate tutte io.
Lassù qualcuno mi ama.

lunedì, giugno 05, 2006

Uff ...

... ed è di nuovo lunedì. Acc ...
Per ora di buono c'è un compleanno, un"appuntamento" all'orizzonte (v. post precedente), nessuna riunione in calendario ... e poco altro.
Godersi a fondo la domenica ha risvolti negativi alle volte ...

domenica, giugno 04, 2006

Ohibò!

Scena: LA sala riunioni.
Situazione: incontro per definizione strategia legata al progetto XXXX con ricadute previste in termini di budget e - soprattutto - ricavi, che coinvolgono cifre a svariati zeri e pianificazioni da qui al 2009.
Partecipanti: Dirigente A, suo vice, collaboratore del Dirigente B, 2 consulenti dell'Agenzia Y che presentano la loro proposta.
Ruolo della sottoscritta: responsabile coordinamento progetti legati al XXX per l'Azienda.
Io dovrei analizzare opportunità, fattibilità, coerenza con le linee guida (da me stilate, ahem ... bel problema ...) per questi progetti, qualità del lavoro, definire i dettagli operativi, se è il caso rimandare a casa i malcapitati a rifare il compito, tenendo sempre a mente la SCADENZA (giugno 2006 ... siamo specializzati in barzellette) per quanto riguarda un progetto molto importante (e strategicamente fondamentale) legato a "n" altri progetti che sto ormai da tempo palleggiando da esperto giocoliere (mi gira la testaaaa).

Iniziamo, come al solito, in ritardo. Puntuali solo i consulenti ed io. Chiacchiere. Battute. Aneddoti sul tempo. Telefonate di conferma. Solleciti. Segretarie in ansia da "Mi serve il proiettore, alle 18.00 vado via ...".
Arrivano i ritardatari e si comincia, torno a interpretare il mio ruolo, io sono ... IL CLIENTE.
E ... vengo dalla consulenza per questo genere di progetti. I trucchi li so. TUTTI. E loro lo sanno. Fiuto l'ansia.

Scorgo gli scambi di occhiate ad ogni mio commento. Il nuovo elemento in completino blu e cravatta cangiante scrivescrivescrive ... scarica la cartuccia della biro da 200 euro sulla carta ad ogni mio sospiro, come un bravo stenografo affetto da colite da annotazioni.
Osservo, le slide che si susseguono, una dopo l'altra, ordinatine e leccate come il piccolo amanuense lombardo che continua con i suoi punti esclamativi e gli schemi ad ogni mio colpo di tosse.
Ascolto, parole ed espressioni che si alternano precise e organizzate, un'eco lontana di corsi di marketing e master di specializzazione con nomi altisonanti, evocazioni di studi altrui ed intuizioni mai comprese.
Rifletto, i pensieri che calmi ed annoiati colgono solo alcuni elementi di quanto mi viene presentato, attendo (spero) che mi si sorprenda, mi auguro un sussulto di creatività e innovazione.
...
Squilla il mio cellulare. Osservo perplessa l'identità del chiamante. Ohibò, cosa vorrà? L'ho appena visto, sarà passata mezz'ora, nell'altro ufficio.
Mi scuso, rispondo con un sussurro "Ciao, dimmi".
"Sei in una riunione?"
"Ahem, sì, c'è qualche problema?"
"XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX". Penso: "!!!!??!!!!".
Rispondo: "Va ... bene. Allora ci sentiamo lunedì."

"Scusatemi, un'urgenza. Andiamo pure avanti". E riprendo la mia aria da stronza.

(Mica potevo dirgli che ho rimediato un appuntamento nel bel mezzo della loro presentazione!! E pure inaspettato, direi!! ;-))

Non necessariamente ...

... le bugie hanno le gambe corte. Più facilmente sono pelose ...

sabato, giugno 03, 2006

Clima instabile

Una cena di compleanno, tanta stanchezza e tranquillità. Un pranzo fuori in una giornata di festa. Nuovi amici, pesce a volontà, vino, pioggia, the alla vaniglia e chiacchiere in libertà. Povero Giò, messo in mezzo come sempre. Un weekend per riposare. Parlare, sorseggiando tisane, ridendo per scemenze, racconti e ricordi tra sorelle. Pesi immensi che volano via, zavorre che scompaiono o cadono rovinosamente, con un suono sordo e lontano.

Domenica, ti aspetto con trepidazione, come non mi accadeva più da anni. Che bello essere vivi. Ancora.
Stasera ho sognato di nuovo ad occhi aperti. Mi sono chiesta "Ma ... mi capiterà? E' possibile? SO che lo è stato, prima, ma ... ora? E poi?". E intanto continuavo a sognare. E gli occhi sempre aperti. E io sono felice.

E non so nemmeno perchè.