mercoledì, giugno 28, 2006

Analisi

Una separazione come quella che sto vivendo sulla mia pelle ha certamente tante conseguenze. Alcune sono evidenti e quasi scontate (il dolore, la rabbia, il crollo di autosima, la reazione - una volta superato il primo colpo al Sè ferito - di orgoglio ferito e la voglia di far male a chi ci ha ferito così profondamente); altre meno ovvie, più silenti ma ... decisamente più incisive.

La prima, nel mio caso, è stata la (ri)scoperta della forza che ho.
Mi sono sempre vista come genericamente "forte", ma in effetti solo a parole. In realtà non ero così sicura di essere in grado di prendere in mano TUTTA la mia vita, dall'oggi al domani. Una vita fatta di lavoro, amici, bollette, responsabilità verso gli altri (leggi: famiglia e animali), desideri e scelte importanti, scadenze e problemi improvvisi senza l'appoggio di qualcuno accanto a me a condividere i momenti. Certo, sola non sono (per fortuna!). Ho una famiglia fantastica (tutta, dai genitori alla sorella, dalle zie ai cugini ...) che mi ama e mi è vicina; ho amici, vecchi e nuovi, che mi fanno sentire amata e stimata; ho colleghi che si sono rivelati persone speciali e sensibili ... Ma dopo 10 anni passati a condividere con qualcuno TUTTO è stato strano, elettrizzante e spaventoso ripartire in solitario, in prima persona e sempre protagonista assoluta.

Un'altra scoperta è stata la curiosità verso i processi dell'anima, i "perchè" che hanno portato al ribaltamento della mia vita. Spezzata dal dolore improvviso ho deciso di ricorrere all'analisi, senza aspettare, senza analizzare motivi, paure e titubanze. Ho trovato una persona speciale e mi sono precipitata da lei, ripartendo da zero rispetto a me stessa, alle mie certezze (ahah) e ai sogni che coltivavo da sempre. Tutto in discussione, tutto al vaglio della ragione ma soprattutto della sincerità spietata con me stessa.
E letture, conversazioni, riflessioni, sogni, discussioni, meditazione hanno fatto sì che la vecchia Betta facesse timidamente capolino di nuovo.
Rieccomi, me stessa 16enne, con le tirate interminabili sui "se" e sui "ma"; 20enne, pronta a partire in quarta per qualunque idea o progetto stimolante, aperta al mondo e agli altri, curiosa e ricettiva. 25enne, decisa, determinata e spaventata dall'ampiezza delle possibili scelte. Troppo, tutto.
E poi ... dopo un grande dolore che mi ha sconquassata dentro, eccomi 30enne nuovamente innamorata, incoscientemente desiderosa di "cominciare una vita", senza capire che era già cominciata e che l'avevo fatto da sola. Non avevo bisogno di qualcuno di speciale. Non dovevo "essere salvata da me stessa". Ma purtroppo l'ho pensato ... ed eccoci qui. Quel "qualcuno" non c'è più, e io sono stata costretta a ritrovarmi, dopo anni dedicati a chi pensavo avesse più importanza di me nella mia vita. Idiota!

Ma forse, la scoperta più importante è arrivata dalla consapevolezza di quanto per me conti il percorso e non il risultato. Strano a dirsi, oggi sono serena - 3 mesi fa non avrei mai immaginato di poterlo affermare con questa naturalezza a così breve distanza - fiduciosa nel futuro e pronta a mettere in discussione ciò in cui prima credevo ciecamente.
Ho sempre pensato, avendolo vissuto anni fa, che non avrei mai più potuto perdonare un tradimento. E sbagliavo. No, forse no, in effetti non ho perdonato e forse non lo farò mai (ma tanto non siamo più insieme, quindi ... che cambia?), ma capisco. Sono ferita, profondamente delusa, sfiduciata ... ma SO che non posso cancellare dalla mia vita all'improvviso qualcuno che è stato così importante. E quindi voglio mantenere un rapporto che mi consenta di salvare qualcosa di quello che è stato. Magari non sarà mai amicizia, non sarà amore, ma ... devo aiutare la Betta che ero a diventare la Betta che sono, anche attraverso le parti di me che hanno condiviso così tanto con lui, lasciandola in vita.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Così si parla! Sono certa che ce la farai, in tutti i sensi... un grande in bocca al lupo! Un abbraccio, Marina

Betta ha detto...

:-D Crepi!!

Anonimo ha detto...

Dieci anni sono lunghi e riprendere in mano la vita da soli, se quei dieci anni sono stati sentiti e vissuti, non è mai facile, neanche quando sei quella che ha scelto. Sono "bloggamente" vicino ai tuoi pensieri!
Plù