Avanti e indietro con l'ospedale da sabato scorso. Notti agitate, albe fredde, luci violente e lamenti. Tanta gentilezza, qualche confusione. Paura. Ansia. Speranza e preoccupazione.
Stanotte mi hanno svegliata le urla della partoriente al piano di sopra. Ne ho tratto un importante insegnamento: se ti dicono che il parto naturale è bello molla un diretto in piena faccia a chi lo dice e poi corri a prenotare l'anestesista.
Stamattina invece ho superato le mie paure di aghi, sangue, flebo e compagnia cantante: faccia - spero - distesa, calma, con la gola chiusa e lo stomaco arrotolato.
Unico sollievo: il "thump, thump, thump" che rassicura e scalda il cuore ...
Tieni duro piccoletto. E tieni duro mamma.
mercoledì, febbraio 21, 2007
Giorni difficili
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6 commenti:
Noi facciamo il tifo per tutti e due... e anche per te... Coraggio... :)
... grazie ...
la sede moscovita manda un abbraccio caldo caldo, che con il -24 che c'e' qui non e' mica roba da poco :)
quello che stavo cercando, grazie
leggere l'intero blog, pretty good
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