giovedì, luglio 27, 2006

Vuoti

Oggi sento particolarmente la mancanza di un "significant other" nella mia vita. Non che sia successo nulla di grave, non sto male, anzi, forse sono anche mediamente contenta e soddisfatta della piega che sta prendendo ultimamente la mia vita (sì, anche se mi sto separando, va bene?).

Ma.
Per quanto ci sia un sovraffollamento di affetti, contatti, novità e cose da fare, sento oggi un vuoto per non avere "quella" persona da chiamare per chiacchierare del colloquio di ieri col personale, per discutere se la decisione di trasferirmi al nord è giusta o farei meglio a pensarci ancora, per decidere di andarci a prendere un gelato più tardi, tra una riunione e l'altra.

Troppi numeri ... nessuno speciale.

Ridatemi "You&Me".

7 commenti:

Anonimo ha detto...

....si chiama sonoabituatodaanniadiscuteredellecoseimportantidellamiavitaconunapersonaeoranonposso...forse ne so qualcosina, non molto ma qualcosina si...trasf...ho letto bene? baciobacio
Il Gatto

Anonimo ha detto...

Se per nord intendi l'Emilia Romagna o la bassa Lombardia, allora sicuramente hai preso la decisione giusta... così con la Cri andate a far danni (con le carte di credito) a Bologna o a Milano... Baci :)

Anonimo ha detto...

è la parte più difficile, questa.

Diventare speciali per se stessi, imparare a stringersi la mano, a brindare da soli alle cose importanti, ma non perchè ci si ritiene sufficienti, ma per assenza di quel "significant other" del quale tutti, compresi quelli che nel tempo hanno imparato a vivere da soli, hanno e avranno sempre bisogno.

E si impara a dirsi che non fa nulla, ci sarà la prossima e che la prossima vittoria, il prossimo brindisi, avranno qualcuno davanti col quale festeggiarlo.
Ma nello stesso tempo si sente che quella di oggi è andata, mentre invece meritava anche lei di essere celebrata.

Poi col tempo si impara a dirsi "Brava" e ad esserne orgogliosi anche se da soli, perchè si è bravi, è giusto essere bravi, prima di tutto per se stessi.

Ma quel piccolo bisogno umano di sentirlo dire col suono di una voce diversa dalla nostra, busserà sempre e comunque.

Non credere a quelli che ti diranno che non serve avere qualcuno accanto per festeggiare, non credere a chi ti dirà "Vedrai domani passa".
Non è vero.
E' lunga ed è difficile e con serenità bisogna saperlo accettare, se non si vuole rimanerne sconfitti.
Se ne esce solidi e sereni solo se la si accetta come condizione inevitabile di passaggio e non se ne ha paura.

E' la parte più difficile.
E' inutile star qui a dirti che bisogna imparare a bastarsi, che si può festeggiare anche con se stessi e basta.

Ci sono mille aspetti positivi nella scelta che stai facendo.
Ma ci sono anche quelli negativi e uno di questi è l'obbligo, l'urgenza di imparare a convivere solo con se stessi in quel lasso di tempo che passerà da oggi fino al prossimo significant other.

Prima lo accetti, prima lo saprai guardare nella maniera giusta.
Come un passaggio obbligato, una fase, un prezzo.

L'importante non è diventare capaci di star soli, l'importante è non smettere mai di inseguire successi e "cose da raccontare".

Se non perdi questa voglia, questa capacità, quando arriverà il prossimo significant other sarai una persona che non ha mai smesso di avere motivi per celebrare e per questo ne avrà sempre di nuovi.
Se smetti oggi solo perchè non c'è nessuno col quale festeggiarli, il prossimo che arriverà troverà comunque una donna che ha smesso di fare cose che meritano una festa.
E per questo non la troverà affascinante.

Ecco perchè devi fare cose che meritano di essere festeggiate anche se non c'è nessuno.
Non perchè è bello anche farle da soli ma perchè qualcuno prima o poi arriva.
E deve trovare i residui di una festa, deve avere la sensazione di essersi perso qualcosa solo per il fatto di non essere arrivato ieri.

Io ci ho festeggiato tutti gli ultimi 5 anni da solo.
Non si sta bene.
Però intanto grazie a questa ostinazione ho fatto un sacco di cose che avrebbero meritato una festa.
E per questo, in ogni caso, ci ho guadagnato.

Alla prossima, anche non ne avessi più di nuove, ne avrò da raccontare.
Magari robe per lei banali, magari insignificanti.
Ma per me sono state grandi e per questo sono contento di non aver mai smesso di farle.

Scusa la lunghezza.
E' che sei su una strada che conosco.

Un bacio.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Broono, anche nelle virgole... ci siamo passati in tanti su certe strade... ma l'importante è che siamo andati oltre... 'notte Betta e sogni d'oro :)

Betta ha detto...

... :)

A. ha detto...

ah, sì, stamattina niente "coincidenze internettiane", e perchè dormivo e perché commentare su 'sto post è veramente tosto.

Ammiro chi riesce a rispondere su questi argomenti tanto e tanto intensamente. Belle parole, neh! Io che ti dico? Solo cose scontate. Quando non sei sicura di fare qualcosa, non lo fare.

E, come sempre, coraggio!

Anonimo ha detto...

Very pretty design! Keep up the good work. Thanks.
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