Dopo giorni passati a ravanare il web in lungo e in largo per trovare quel benedetto numero di telefono che ho perso, stamattina ho preso il coraggio a 4 mani e - scovato il sito del luogo di lavoro (spero) - ho inviato una cortesisssima email che diceva più o meno: " Sto cercando disperatamente D., sono mesi che ci provo, lui mi ha scritto invitandomi a farmi viva ... ma non so più come trovarlo. Potete mettervi una mano sulla coscienza e una sul cuore e dare aiuto ad una povera distratta come me? Cordiali saluti, grazie e arrivederci. Continuate così, siete grandi."
Adesso aspetto. E spero.
Anche perchè stanotte l'ho sognato. E gli facevo le trecce. Cosa significhi non so, ma so solo che non ho ancora fatto colazione perchè ho un bisogno pazzesco di trovarlo e sto qui su internet a fare la piccola Sherlock campestre.
Ma ti trovo. Giuro che lo faccio. A costo di salire in macchina e farmi tutti i monti da qui all'Aquila paesino per paesino.
Ciccio, Calimera ti cerca. Fai un po' te.
domenica, agosto 06, 2006
Piccoli investigatori crescono
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
Apperò.
Aggressive Betta!
Abbiamo deciso di scendere in campo, insomma.
Grande.
Vedessi la mise e il piglio ... ;)
Già immaginarli, fa un certo effetto.
(bello)
Le trecce potrei farle anche a te ... mmmh quasi quasi ... il materiale se non sbaglio c'è.
Possssooo .... ????
;)
Oh si, il materiale c'è eccome.
Oh si si.
Puoi eccome.
Oh si si si.
Posta un commento