giovedì, agosto 28, 2008

A casa

Ieri, giornata come altre, risveglio, colazione, véstiti ed esci, autobus, timbra, ufficio, colleghi, email, fogli excel, scrivi, correggi, pubblica; ore dopo timbra, di nuovo autobus, breve tratto a piedi ... casa.
Finalmente.
Fa caldo, è già da qualche notte che dormo male e poco, sono stanca, sogno una doccia, birra ghiacciata e spuntino, libro strepitoso da finire ("La macchia umana", Philip Roth, ho il cervello che scricchiola tanto è al lavoro) e gatta pazza ai miei piedi. Sì sì, me lo merito, ora apro la porta e do' il via al rituale di relax.
Ma.
Per una volta ti ho dimenticato ... mal me ne incolse, stolta.

Hai deciso, sei uscito e l'"hai fatto".

Tu, il pianificatore più logico e riflessivo con cui mi sia mai capitato di infuriarmi (che affronto sei alla mia impulsività da "qui e ora"), tu, il Pesci ascendente Vergine che concede al suo ittico lato folle di mostrarsi solo alle prese con esseri pelosi a 4 zampe, sotto le lenzuola o a mollo (acqua rigorosamente salata eh), il teorico del "se non c'è un più che ampio margine di possibilità di uscita e/o soluzione all'imprevisto non si prende nemmeno in considerazione l'inizio di alcunchè" ... hai stabilito che puoi finalmente permetterti di comportarti come qualunque sconsiderato impulsivo senza un piano B.
Giorni e giorni di piani strategici per acquisti oculati, sensati e pianificati in accordo a spostamenti di mobili, riorganizzazione di spazi, pittura di stanze, analisi dei costi per l'affitto a ore di furgoni, lista dei convocati per il supporto logistico, stesura degli scenari alternativi in caso di mancanza dell'elemento A piuttosto che ritardi nella consegna dell'elemento B ... tutto a farsi benedire nel breve scorrere di una gita imprevista col tuo amico al centro commerciale più pericoloso del centro-sud.

Per me il tutto si è tradotto in schiena a pezzi e attacco di allergia - spostare divani e librerie a fine giornata non è così rilassante come può sembrare - ma almeno ora sei contento, col tuo nuovo televisore Full HD, dimensioni cinemascope, manuale d'istruzioni spessore Bibbia in corpo 8 (e quello tocca a me, lo so lo so ...).
Il salotto è ribaltato, le gatte in crisi da riassestamento post-tellurico ti si strusciano in un'ansia da necessità di rassicurazione, hai chiuso la serata soddisfatto, sudato e puzzolente, svaccato sul divano che ha già il foglio di via, mentre io sono riuscita dopo mezzanotte a ritagliarmi 20 minuti di vuoto e libro da finire con palpebra cascante e pupille incrociate.

Stamattina caffè, doccia e attività assortite da risveglio ... mentre tu parti di stucco e spatola in vista della ripresa dei lavori: fu solo l'inizio fu ... la pittura - e te pareva - tocca a me. E subito. C'è un decreto ministeriale che lo attesta, pare.
A I U T O.

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